- 1 Cos’è un cuocipasta professionale
- 2 Perché è utile in cucina
- 3 Com'è fatto
- 4 L’alimentazione: a gas oppure elettrica
- 5 Tipologie da banco o su mobile
- 6 Che differenza c’è con una friggitrice industriale?
- 7 Che cosa hanno in comune
- 8 Due in uno per chi ha poco spazio
- 9 Quanto costano?
- 10 I nostri consigli per una scelta corretta
Per chi svolge un’attività di ristorazione è importante avere a disposizione una serie di attrezzature professionali che aiutino a realizzare al meglio la propria attività, senza incidere troppo sui costi d’investimento iniziali e quelli di esercizio successivi. Le macchine professionali hanno il vantaggio di velocizzare e facilitare le operazioni di cottura dei cibi, garantendo non solo prodotti eccellenti ma anche ottimizzando i tempi ed eliminando le fasi di attesa per chi aspetta. In particolare, quando si prepara la pasta è importante servirla al cliente in tempi rapidi e al giusto grado di cottura. Sul mercato sono disponibili tantissimi modelli di cuocipasta, vediamo insieme quali sono le tipologie e i prezzi di vendita di questi macchinari e, soprattutto che differenza c’è con la friggitrice industriale.
Cos’è un cuocipasta professionale
Il cuocipasta altro non è che un grosso bollitore per l’acqua, molto utile per chi svolge attività di ristorazione e deve cuocere giornalmente grandi quantità di pasta, a più riprese e/o in porzioni diverse. La principale caratteristica di queste macchine è che, grazie alla grandezza e al materiale di fabbricazione delle vasche, è possibile portare a bollore una grande quantità di acqua in un tempo inferiore rispetto alle cucine tradizionali. Il processo di cottura della pasta, inoltre, diventa molto più pratico, rispetto al metodo abituale in pentola, questo non solo perché il cuocipasta permette al cuoco di gestire al meglio la cucina, ma anche di velocizzare il servizio in tavola, soprattutto nei giorni di grande affluenza dei clienti.
Perché è utile in cucina
Il cuocipasta è una macchina molto utile negli alberghi e nei ristoranti, per le piccole le grandi cucine. I vari modelli presenti sul mercato, consentono di cuocere quantità diverse di pasta in ogni momento, in modo più agevole, senza dover attendere che l’acqua raggiunga la temperatura di ebollizione ogni volta. La caratteristica principale è che con queste macchine si può anche prelevare l’acqua già calda direttamente dall’impianto idraulico della cucina, riducendo ulteriormente i tempi di attesa. Alcuni modelli possono avere un boiler di riscaldamento dell’acqua in entrata fino a 70°C.
Le vasche e i cestelli di varie dimensioni consentono di soddisfare le esigenze di ogni ristoratore, in relazione alla propria utenza. Le cuocipasta sono, inoltre, molto pratiche, facili da usare e da pulire. I diversi modelli si adattano a ogni ambiente e si collegano al sistema idraulico già presente per il carico e lo scarico dell’acqua.
Com’è fatto
La struttura di un cuocipasta è interamente in acciaio INOX di buon spessore. A prima vista queste macchine sembrano delle normali cucine, ma al posto dei fornelli hanno delle grosse vasche, di dimensione variabile in base al modello, che sono riempite di acqua.
Come per le friggitrici, nelle cuocipasta il cibo è fatto cuocere in uno o più cestelli con manico, in questo modo, quando la pasta è cotta, si solleva il contenitore e si fa scolare il suo contenuto.
Il cuocipasta può avere una o due vasche, in queste ultime il funzionamento è individuale. La vasca unica può contenere uno o più cestelli traforati. I pomelli e i manici dei coperchi e dei cestelli sono in materiale isolante, per evitare il surriscaldamento durante il funzionamento dell’apparecchio, in genere di plastica o di legno.
Esternamente, tutte le cuocipasta presentano un camino, dove sono convogliati i fumi di cottura, mentre è presente un apposito contenitore per la raccolta degli amidi di cottura, facilmente pulibile.
L’alimentazione: a gas oppure elettrica
Sul mercato potrete trovare due diverse tipologie di cuocipasta, che si differenziano sostanzialmente per il modo in cui riscaldano l’acqua per la cottura della pasta: a gas o elettrica. Comprare un modello rispetto a un altro è una scelta puramente personale, tenete, però conto che i costi di esercizio saranno diversi. Vediamo nel dettaglio queste due tipologie.
- A gas. In questo caso l’acqua è riscaldata mediante un bruciatore di acciaio Inox posto sotto la vasca. L’accensione della fiamma è piezoelettrica e una valvola ne regola la potenza. Questi cuocipasta richiedono, pertanto, la presenza di una bombola o di una rete di distribuzione del gas ma hanno sicuramente costi di esercizio più economici.
- Elettrica. In questi modelli il riscaldamento dell’acqua è assicurato da resistenze corazzate poste sul fondo della vasca. C’è con termostato per regolare la temperatura e può esserne presente anche uno automatico per la sicurezza. Un interruttore generale regola l’accensione o lo spegnimento della macchina. Le cuocipasta elettriche hanno il vantaggio di funzionare con un semplice collegamento alla rete elettrica ma, naturalmente, comportano dei costi di esercizio maggiori, appunto perché funzionano a corrente.
Tipologie da banco o su mobile
Le tipologie di cuocipasta che troverete in commercio sono essenzialmente due: da banco o su mobile. I costi di un modello rispetto a un altro sono diversi, quelle da banco hanno prezzi inferiori, ma devono avere una superficie piana e stabile su cui appoggiare. Sono però molto pratiche, poco ingombranti e facilmente spostabili.
Le capienze di un cuocipasta da banco variano da 11 a 40 litri per vasca. Queste macchine sono ideali se svolgete un’attività di ristorazione che vi comporta di spostarvi da un luogo all’altro.
I modelli su mobile possono avere capacità delle vasche superiori, anche fino a 40 litri, inoltre, essendo più ingombranti, richiedono uno spazio apposito, ma sono molto se disponete di una cucina e avete anche bisogno di un vano ove riporre gli utensili.
Che differenza c’è con una friggitrice industriale?
I cuocipasta somigliano molto alle friggitrici, infatti, hanno molte caratteristiche in comune a iniziare dalla forma, tanto che a prima vista è facile confondersi. Naturalmente delle differenze tra le due macchine ci sono. Vediamo nel dettaglio quali sono.
- Le cuocipasta hanno un rubinetto per il carico dell’acqua e uno nel vano inferiore per lo scarico da collegare direttamente all’impianto idraulico della cucina. Le friggitrici possono presentare un tubicino di scarico dell’olio che non deve essere, però, collegato a nessun impianto.
- Le vasche dei cuocipasta hanno capacità più elevate, rispetto a quelle delle friggitrici, infatti, nelle prime si arriva anche a 40 litri di acqua per elemento. Le friggitrici professionali più grandi, invece, possono avere una capacità massima di 22 litri di olio per vasca.
- I cestelli nelle cuocipasta sono traforati, diversi da quelli delle friggitrici che invece hanno maglie più larghe.
Che cosa hanno in comune
Come abbiamo già detto, è facile confondersi tra un cuocipasta e una friggitrice professionale, perché queste due macchine hanno molte caratteristiche in comune. Qui di seguito vi elenchiamo gli elementi che accomunano questi due articoli.
- Forma identica
- Da banco o su mobile
- Una o più vasche
- Le vasche interne hanno bordi arrotondati per facilitarne la pulizia
- Acciaio INOX di buon spessore
- Alimentazione a gas oppure elettrico
Due in uno per chi ha poco spazio
Alcune ditte specializzate nella fabbricazione di macchine cuocipasta e friggitrici professionali, stanno immettendo sul mercato dei modelli molto innovativi, che hanno la caratteristica di eseguire entrambe le operazioni di cottura. Si tratta di prodotti studiati apposta per ottimizzare gli spazi in cucina, riducendo al minimo le attrezzature necessarie. In sintesi, questi macchinari, a doppia vasca, possono svolgere le funzioni di più macchine, come la bollitura della pasta e la frittura dei cibi, passando da un metodo di cottura all’altro. Inoltre, queste macchine molto tecnologiche sono state progettate anche per consentire un maggiore risparmio economico, che può arrivare anche al 40% di energia.
Quanto costano?
Sul mercato potrete trovare tantissimi modelli con prezzi molto variabili, che vanno da 1000 a 2500 euro circa. In linea generale, quelle a gas, a parità di modello e capienza, hanno dei costi leggermente superiori, rispetto a quelle con funzionamento elettrico, ma consentono poi di risparmiare sui costi di esercizio. Oltre che il tipo di alimentazione, il costo di un cuocipasta dipende, essenzialmente, dalla capienza della macchina, infatti, quelle a più vasche hanno dei prezzi maggiori, ma presentano il vantaggio di poter funzionare in maniera alternata. I cuocipasta da banco sono, inoltre, meno cari rispetto a quelli su mobile.
I nostri consigli per una scelta corretta
Nella scelta di un cuocipasta dovrete considerare le vostre esigenze di lavoro, in particolare quanta pasta cuocete al giorno. Pertanto, prima di procedere all’acquisto, calcolate bene quanti coperti fate ogni giorno e regolatevi di conseguenza con la dimensione della vasca.
In linea generale il modello con più cestelli vi permette di cuocere contemporaneamente più tipi di pasta alla volta, anche in tempi diversi. La tipologia con doppia vasca, invece, è molto utile nelle medie e grandi attività, perché ogni elemento funziona indipendentemente, pertanto potrete decidere di accenderli entrambi solo nei giorni in cui la clientela è maggiore.
La scelta, invece, di un cuocipasta da banco rispetto a uno su mobile dipenderà dagli spazi a vostra disposizione e dal tipo di lavoro che svolgete: se vi spostate spesso per cucinare, la tipologia da banco potrebbe essere più comoda.